Mare nei diorami – Seconda Parte (Modellare il Polistirene)

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USS Missouri in navigazione – Diorama

Mare nei diorami. Come già abbiamo visto nella prima parte di questo articolo, per realizzare il mare del nostro diorama navale abbiamo scelto di utilizzare il polistirene poiché più compatto del polistirolo normale ed a grana più densa.

Vediamo quindi le modalità e le tecniche per modellare e rifinire il polistirene per avere il miglior risultato possibile e realizzare un effetto visivo per il nostro diorama che si avvicini alla realtà. Con la base rigida, ultimata come descritto nella prima parte di questo articolo, andremo a sagomare anche il foglio di polistirene dandogli la stessa forma della base utilizzando per il taglio un cutter a lama grossa ed avendo cura di non sgranare troppo il materiale.Successivamente incolleremo sopra la base rigida il polistirene così ritagliato utilizzando a tale scopo una colla vinilica o una qualsiasi colla per plastica e legno come ad esempio il bostik; assolutamente da evitare sono le colle rapide contenente cianoacrilato poiché mangerebbero letteralmente il polistirene sciogliendolo.

Per lo spessore della base “morbida” in polistirene sarebbe buona norma regolarci in base al “pescaggio” dell’imbarcazione protagonista del diorama anche  nel caso di mare agitato e onde alte tendendo conto, per logica, del naturale infrangersi delle onde contro lo scafo o l’attraversamento dello scafo tra i flutti; qualora non sia sufficiente lo spessore di un solo foglio di polistirene potete raddoppiarlo aggiungendone un altro al di sopra del primo incollando i due strati tra loro o aggiungere i pezzi necessari dopo averli opportunamente sagomati. A questo punto possiamo cominciare a dare al nostro mare la forma desiderata scavando con il cutter gli avvallamenti per le onde in base al tipo di mare che abbiamo deciso di realizzare (più o meno agitato); la linea delle onde dovrà essere ovviamente il più possibile morbida, regolare ed uniforme priva di spigolature.

Il vantaggio del polistirene, in questa fase, è che anche se facessimo qualche errore nel sagomarlo possiamo sempre correggere il nostro lavoro aggiungendone altri pezzi; proprio per questo motivo una operazione fondamentale da effettuare prima di proseguire il nostro lavoro è quella di individuare precisamente la posizione dell’imbarcazione all’interno del diorama e ritagliare quindi dallo strato di polistirene la sagoma precisa dello scafo in modo che vi sia immerso fino alla cosiddetta “waterline”, ovvero la linea immaginaria tracciata dal pelo dell’acqua sullo scafo. In questa fase è importante tenere conto anche dell’orientamento nel diorama degli elementi che lo compongono; una buona regola, anche per altri tipi di diorama, è quella di evitare di collocare gli elementi che lo compongono in modo esattamente parallelo alla base avendo invece cura di posizionarli con una lieve angolazione che dia un effetto visivo di movimento a tutto l’insieme a meno che il tipo di imbarcazione ed il contesto del diorama non lo richiedano espressamente.

Nel ritagliare la sagoma proveremo continuamente la posizione dello scafo in modo che lo svaso sia della stessa profondità del realistico pescaggio della nave in acqua e dovrà essere il più possibile aderente allo scafo senza lasciare spazi vuoti o almeno faremo in modo che gli spazi non siano eccessivi. Tutta la superfice di polistirene verrà uniformata utilizzando una spazzola metallica con la quale sgrosseremo maggiormente le spigolature del materiale tagliato con il cutter.

Dopo la fase di incisione e rifinitura possiamo dare un aspetto ancora più uniforme alla superfice acquatica ricoprendo il tutto con dello stucco dalla consistenza mediamente fluida applicandolo con una spatola ed una pennellessa di media larghezza; lo stucco riempirà eventuali fessure nella superfice di polistirene, i punti di giuntura tra i vari pezzi e colmerà eventuali solchi troppo profondi dando al tutto un aspetto più morbido e fluido, addolcendo maggiormente eventuali spigolosità residue.

Il passo successivo è quello di riprodurre la superfice acquea visibile quindi provvederemo a ricoprire il tutto con una pasta modellabile ed indurente come potrebbe essere ad esempio il famoso Das Pronto (non rubatelo ai vostri figli però!). Innanzitutto realizzeremo con il Das dei “salsicciotti” non troppo spessi che andremo quindi a posizionare uno vicino all’altro sulla superfice del polistirene stuccata schiacciandolo accuratamente con le dita in modo da farlo aderire per bene al polistirene e dando intanto forma alle onde.

Successivamente, mentre il Das è ancora morbido, si modellerà la superfice più dettagliatamente, utilizzando una spatola con punta tonda o il manico di un pennello, creando delle leggere “ammaccature” creando così l’increspatura dell’acqua; la forma sarà il più irregolare possibile avendo cura di accentuare tale irregolarità nelle zone di maggiore vorticosità dell’acqua come ad esempio nei punti in cui l’onda si infrange contro lo scafo o contro una scogliere. Le zone di culmine delle onde e i punti in cui si infrangono sono caratterizzati da una densa schiumosità quindi in questi punti la superfice dello stucco dovrà essere testurizzata con una spazzolina metallica in modo da riprodurne la parte schiumosa. Valutiamo in questa fase la possibilità di fissare definitivamente il nostro modello nel diorama e ultimare sullo stesso scafo le onde che si infrangono con relativi eventuali scoli d’acqua dal ponte dell’imbarcazione; anche per questo tipo di dettagli potremo utilizzare il Das dando uniformità all’insieme.

Una volta che avremo ultimato ogni particolare della superfice del mare, lasceremo asciugare adeguatamente il tutto per poi passare alla fase definitiva della pitturazione del nostro mare.

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